Secondo un report della Consob del 2022, solamente il 31% degli italiani investirebbe i propri risparmi – meno di un terzo della popolazione – a fronte di un crescente interesse nell’ambito finanziario.
Il maggior beneficio di investire i propri risparmi è quello di avere un flusso di entrate addizionali. Una buona parte degli italiani, tuttavia, evita questo tipo di pratica a causa della sfiducia verso gli intermediari o perché ritiene di non avere abbastanza competenze in questo ambito.
Quando si parla di investimenti, spesso “investire” e “fare trading” sono ormai usati come sinonimi, nonostante i due termini facciano riferimento a due tipi di pratiche completamente diverse. In questo articolo vedremo in cosa differiscono queste attività, e quali sono alcuni dei pro e dei contro di ognuna.
Investimenti tradizionali
Investire, nell’accezione tradizionale del termine, significa operare una strategia di acquisto di azioni, obbligazioni o fondi di investimento che frutterà nel lungo termine. L’investimento, infatti, viene mantenuto sia durante i rialzi che durante i ribassi finanziari, al fine di raggiungere il proprio obiettivo che solitamente ha una distanza temporale di anni.
Per investire non si deve necessariamente avere una conoscenza approfondita nell’ambito finanziario, e ci si può affidare a dei consulenti finanziari che spesso sono messi a disposizione direttamente dalla banca di cui si è clienti. Per questo motivo, effettuare investimenti tradizionali non consuma molto tempo.
Trading online
Fare trading, al contrario, significa acquistare titoli per poi rivenderli nel brevissimo tempo, anche più volte nella stessa giornata. Per svolgere questo tipo di attività serve innanzitutto sviluppare delle competenze finanziarie che permettano di anticipare i movimenti di mercato. Inoltre, al fine di comprare e vendere nell’arco della stessa giornata è necessario avere a disposizione molto tempo libero.
Esistono numerose piattaforme che offrono l’opportunità di fare trading online e che mettono a disposizione dei propri clienti risorse per l’ampliamento le proprie conoscenze e per iniziare a muovere i primi passi come trader. Per i trader più esperti e con provate abilità esistono invece programmi finanziati di funded trading che mettono a disposizione del cliente una somma di denaro da investire.
Investimenti o trading?
La scelta fra investimenti e trading dipende da molti fattori personali e dall’obiettivo che si vuole raggiungere. Il trading è un’attività più rischiosa e dispendiosa in termini di tempo, ma che al contempo può essere remunerativa nel breve periodo se si hanno delle adeguate conoscenze nell’ambito finanziario. Al contrario, gli investimenti sono più sicuri e richiedono meno dedizione, ma frutteranno principalmente nel medio-lungo periodo.
Per una gestione bilanciata del proprio patrimonio è possibile attuare una strategia di investimento diversificata, facendo trading con piccole somme ed investendo parte dei propri risparmi in titoli che renderanno nel lungo periodo.